Teatro

Bilancio positivo per il 50° Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Bilancio positivo per il 50° Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Tutti gli spettacoli hanno fatto registrare il sold out. Stabilito il record di incassi e affluenza. Risultati inaspettati, accolti più che positivamente dai media, ma anche dai tanti addetti ai lavori intervenuti per celebrare l'edizione del cinquantennale

Accolto da calorosi applausi, il debutto nazionale de L’inquilina del piano di sopra, di Pierre Chesnot, con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero, ha chiuso l’edizione del cinquantennale del festival teatrale di Borgio Verezzi. Tutti i titoli in cartellone hanno fatto registrare il sold out, stracciando ogni record di affluenza di pubblico (10.326 presenze, +16,1% sulla scorsa stagione), nonostante le ostili condizioni climatiche e in assoluta controtendenza rispetto a una congiuntura poco favorevole, poiché secondo i dati della Siae, nel 2015, in Liguria, nel settore del teatro, la spesa al botteghino si è ridotta dell'8,66 %. Negli ultimi cinque anni la percentuale di copertura della spesa con gli introiti della biglietteria è salita dal 36% al 50% circa, a dimostrazione della buona gestione dell’evento. 

Con il boom di quest'anno, il Festival di Borgio Verezzi (uno dei più longevi d'Italia, giunto ai 50 anni di attività) si riconferma come punto di riferimento a livello nazionale.  Commenta il direttore artistico Stefano Delfino, salutato nella serata finale dalla standing ovation degli spettatori in piazza Sant'Agostino: "Le ragioni di questo boom penso siano diverse: un programma ricco di interesse, con titoli forti e nomi importanti, grazie anche a un budget più robusto; la varietà delle proposte, che di volta in volta hanno attirato fasce differenti di pubblico; una presenza massiccia e costante sui media; l'effetto passaparola da parte di spettatori entusiasti".

Il cartellone ha alternato autori classici come Molière (L’Avaro) a musical (Serial killer per signora), testi di autori contemporanei come Jean Pierre Grédy e Pierre Barillet (Fiore di cactus)  a titoli noti anche come successi cinematografici e televisivi (Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno, Parenti serpenti, Sorelle Materassi), spettacoli di forte impegno sociale (Padiglione 40, l’ordine imperfetto, con i detenuti-attori del Carcere di Genova-Marassi) ed è stato inaugurato dall’applauditissima versione dei celebri Manezzi pe majâ na figgia ,di Gilberto Govi, curata da Jurij Ferrini. Va considerata, inoltre, una serie di eventi collaterali per festeggiare il cinquantennale, per un totale di 25 eventi con ben dieci prime nazionali, tenuto conto anche delle due anteprime Happy Goldoni (nelle Grotte) e Romeo e Giulietta.

Aggiunge il Sindaco di Borgio Verezzi, Renato Dacquino: “La cinquantesima edizione del Festival conferma il valore di una manifestazione che in tanti anni e in contesti sempre più complessi ha saputo evolversi e che la relazione tra questo territorio (Regione, imprese, comunità locale) e il mondo del teatro porta visibilità, migliora la produttività della nostra offerta, indica la necessità di una gestione basata sulle  esperienze acquisite e sull'ascolto delle nuove esigenze culturali, con la necessità di innovare, mantenendo alta la qualità artistica”.

Durante il Festival sono stati consegnati tre importanti riconoscimenti: il 46° Premio Veretium per la prosa a Maria Paiato, il Premio Camera di Commercio Riviere di Liguria allo spettacolo Figli di un dio minore, e un riconoscimento allo scenografo Alessandro Chiti per la sua quattordicesima partecipazione al Festival.

La stagione verezzina ha ricevuto quest’anno un riconoscimento altrettanto importante: il Premio Tatiana Pavlova per le manifestazioni teatrali, assegnato al Festival in quanto “testimone della grande passione per l’arte di una comunità, che è riuscita a realizzare il progetto di trasformare Verezzi in un meraviglioso spazio teatrale”.

www.festivalverezzi.it